LUISS Open: Antigone nel XXI secolo

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image-31 Ott 2018 - 3:02pm

La società contemporanea è gaiamente votata alla tecnologia, intesa come progresso ineluttabile. Pertanto, si crede di poter vivere quotidianamente un cammino di "liberazione" dal mito, dalle pastoie misteriose ed ingannevoli del mito.

La Storia viene abrogata, in nome della razionalità. Eppure, il mito greco vive, più forte che mai, anche a dispetto di chi vede nei motori di ricerca la soluzione di tutti i problemi.

E quello di Antigone rimane uno dei miti più difficili da cancellare, come confermano ancora Jean Anouilh e Bertolt Brecht, tra i tanti. Il fratello Polinice era morto combattendo contro Eteocle; i Tebani erano prevalsi sugli Argivi e Creonte, tornato sovrano di Tebe, vietò la sepoltura dei duci che avevano assalito la sua città.

Ma la sorella Antigone in nome della pietas deliberatamente viola il precetto ("io nacqui per l'amore e non per l'odio") e accetta senza timore il castigo della sepoltura da viva. Sofocle contrappose la disposizione vigente e legittima (l'editto di Creonte) all'antico principio morale, non scritto, per cui i cadaveri, anche dei nemici, vanno seppelliti per dar loro pace.

SavignySe la Francia arrivò al codice civile già nel 1804 e la Germania appena nel 1900 (con il BGB), ciò non fu dipeso da una arretratezza culturale o una tecnicità lacunosa della scuola giuridica tedesca (anzi…), bensì da una lucida, consapevole e romantica opzione culturale, legata al nome di un professore di Marburg e Berlino, F.C. von Savigny, che nel 1814 ingaggiò il celebre Kodifikationsstreit con A.F. Thibaut, favorevole, diversamente da lui, ad una codificazione del diritto tedesco.

Savigny si opponeva in nome del Volksgeist, del sentimento popolare (rispetto al freddo codice civile) e influenzò così generazioni di giuristi, magistrati e professori, contrari alla codificazione, ancora ai primi del XX secolo, in nome del profondo sentire comune.

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<p>&nbsp;Il Professor <span>Romano Ferrari Zumbini su&nbsp;</span>caso Riace, immigrazione e principio di legalità</p>
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