La sinistra italiana, come tanta parte di quella europea, è in crisi. Il suo principale attore nel nostro Paese, cioè il Partito Democratico (Pd), è all'opposizione e tutt'altro che premiato dai sondaggi degli ultimi giorni. Con l'aiuto di 10 slides – che sintetizzano analisi e studi elaborati dal Centro Italiano Studi Elettorali (CISE) della LUISS – ragioniamo su tempi e modi di questa crisi, oltre a ipotizzare alcune ragioni della stessa. Iniziamo il nostro viaggio dai risultati del Pd alle urne.
I voti dimezzati in 10 anni
Il Pd è passato dal 33,2% dei voti alle elezioni del 2008 al 18,7% dieci anni dopo. L'attenzione si concentra sul numero assoluto dei voti ricevuti dal Pd: questi ultimi si sono dimezzati passando da 12 milioni nel 2008 a 6 milioni nel 2018.
L'abbandono del Sud
Il Pd ha perso voti in tutto il Paese. Nel 2018, rispetto alle ultime elezioni del 2013, ne ha persi di più al Centro, dove i suoi consensi sono calati di 8,8 punti percentuali (scendendo dal 35,4% al 26,6%), ma ha perso molto anche al Sud dove lo scorso 4 marzo si è attestato a un modestissimo 14,5%.