Progetto Mediterraneo: la delegazione LUISS alla University of Petra

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Progetto Mediterraneo: visita in Giordania

"Grazie al Progetto Mediterraneo, riuscirò a realizzare il mio sogno di studiare Economia e, magari, un domani di aprire un'azienda". Con queste parole, Jasmine, 20 anni, studentessa al I anno del Corso di Laurea Triennale in Business Administration, ha commentato la sua partecipazione al programma di formazione universitaria che la LUISS, in collaborazione con la Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale, ha avviato quest'anno in Giordania, presso l’Università di Petra.

Di ritorno dalla Giordania, la delegazione della LUISS è piena di idee e storie da raccontare. Giornate intense ad Amman, nel campus universitario per conoscere lo staff accademico della University of Petra (UoP), partner della iniziativa ed incontrare la realtà e le speranze dei 17 giovani studenti giordani, palestinesi e siriani che prendono parte al Progetto Mediterraneo. 

Come ha dichiarato il Vice Presidente Esecutivo LUISS, Luigi Serra: "L'Università di Petra ci ha accolto con grande senso di ospitalità e spirito di collaborazione. Incontrare gli studenti, ascoltare i loro sogni e i loro progetti, è stato emozionante. Questa missione è il primo passo di un percorso di formazione e integrazione più ampio e duraturo, in grado di rafforzare lo spirito di amicizia tra l'Italia e i Paesi del Mediterraneo. Il nostro desiderio è quello di dare un futuro migliore a giovani (rifugiati siriani e palestinesi, o altri in condizioni economiche svantaggiate), altrimenti sradicati e con ben poche prospettive. Vogliamo anche – ha concluso il VPE LUISS – contribuire a formare una nuova generazione, potenzialmente una futura classe dirigente, di giovani cross borders, con una visione aperta, internazionale ed inclusiva della società e della vita". 

Per l'occasione, ad Amman insieme al Vice Presidente Esecutivo Luigi Serra il Direttore Generale Giovanni Lo Storto e la Direttrice della Didattica, Ricerca e Employability, Federica Capone hanno incontrato il Presidente della University of Petra, Marwan Muwalla e la Direttrice della Faculty of Administrative & Financial Sciences, Saheer Al-Jaghou, felici ed emozionati di celebrare ufficialmente l'avvio del progetto che vedrà gli studenti del loro ateneo, protagonisti di un percorso di crescita sfidante tra le due sponde del Mediterraneo.

"Sin dalle sue origini, la nostra Università ha creato un ambiente innovativo, nella ricerca e nell’educazione. Per questo motivo abbiamo scelto di stringere una forte partnership con la Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale e una università prestigiosa come la LUISS. I nostri giovani devono bussare alle porte del mondo senza paura e senza barriere, costruendo il loro futuro in un contesto internazionale di scambio e di dialogo interculturale", ha commentato Marwan M. MuwallaPresidente della University of Petra.

 

Il Progetto Mediterraneo vede la partecipazione di 17 universitari di cui 10 giordani e 7 siriani e palestinesi sotto protezione internazionale, selezionati su criteri di merito e reddito e beneficiari di borse di studio a copertura totale per l'intero corso di studi, erogate dalla Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, che ha fortemente investito nella formazione di giovani in difficoltà nel bacino del Mediterraneo: "Questa iniziativa unica in Italia ma anche in Europa vuole essere la porta di accesso privilegiata per ragazzi che altrimenti non avrebbero mai potuto investire liberamente sul proprio avvenire", ha spiegato il Presidente Emanuele, che ha aggiunto: "La povertà impedisce di emanciparsi e seguire le proprie vocazioni. La missione della nostra Fondazione è proprio quella di aiutare persone in condizioni particolarmente disagiate, in Italia come all'estero, e di promuovere percorsi di formazione ad alto livello e con un forte impatto in termini di sviluppo ed equità sociale: di conseguenza, sono molto orgoglioso di aver sostenuto il Progetto Mediterraneo, creato da un Ateneo di grande valore come la LUISS e che si avvale della partnership della University of Petra di Amman".

Miriam Alaa come i loro compagni si sentono, infatti, fortunati di aver avuto la opportunità di essere scelti per far parte del Progetto Mediterraneo, arrivando a settembre in Italia. Con gli altri otto colleghi giordani, con i propri bagagli pieni di sogni e nuove prospettive, dal prossimo settembre, si trasferiranno per un intero anno nel campus LUISS. Qui frequenteranno, con nuovi compagni italiani, le materie di economia internazionale, finanza e matematica, tutti insegnamenti del Corso di Laurea Triennale in Economics and Business.  Durante il prossimo anno accademico, i giovani allievi giordani apprenderanno l'Italiano: "Impareremo una terza lingua!", ci raccontano entusiasti. Molti di loro desiderano intraprendere una carriera manageriale all'interno di un grande business o guidare una propria impresa, ma c’è anche chi, come Fatima, vorrebbe fare la docente universitaria.

Gli altri compagni, per la maggior parte siriani e palestinesi, che vivono ad Amman sotto protezione internazionale, continueranno a seguire dalle aule della University of Petra insieme ai loro colleghi, corsi di Statistica, Microeconomia e Matematica finanziaria con docenti della LUISS che insegneranno direttamente sul posto, grazie ad una intesa con la Faculty of Admnistrative & Financial Sciences dell’Ateneo giordano. Le lezioni, tenute da economisti di fama, tra i quali Pietro Reichlin e Fausto Gozzi, continueranno anche durante tutto l'Anno Accademico 2018/2019.

"Teniamo tantissimo al Progetto Mediterraneo per il quale abbiamo lavorato con grande passione", ha chiosato Giovanni Lo StortoDirettore Generale LUISS. "Di fronte ad un mondo di certezze sgretolate e di paura del futuro, durante la nostra missione in Giordania, abbiamo osservato i giovani mettersi alla prova con grande energia e ottimismo, per raggiungere quello che per LUISS rappresenta l'obiettivo primo e ultimo di questo progetto: una formazione larga, efficace, teorica ed esperienziale che possa trasformare le loro vite, aprendo possibilità inimmaginabili".

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<p>Al centro i sogni e le speranze di 17 studenti giordani e rifugiati</p>
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