Il Top Athlete Gianmarco Tamberi verso le Olimpiadi

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Dal 23 luglio all’8 agosto si terrà la 32esima edizione dei Giochi Olimpici.



Gianmarco Tamberi è, senza dubbio, uno dei più forti atleti della sua generazione. Con un titolo mondiale e due successi europei in bacheca, nella carriera di “Gimbo” manca solo la consacrazione olimpica. I Giochi gli sono sfuggiti per un infortunio nel 2016, uno dei suoi anni migliori, ma i Giochi sono alle porte e a breve potrà finalmente coronare il sogno di saltare alle Olimpiadi.



L’atleta ci ha raccontato le emozioni che precedono la partenza e i suoi obiettivi futuri:



1. Tre aggettivi per descrivere come ti senti in vista dell’inizio dei Giochi Olimpici.

Mi sento eccitatissimo, non vedo l’ora. Sono contento che finalmente siano arrivate queste olimpiadi: le aspettavo da troppi anni, soprattutto dopo aver subìto un infortunio e aver dovuto rimandare a causa del Covid19. 

2. Hai un rito pre-gara? Se sì, qual è?

Di riti pre-gara ne ho più di uno in realtà. Forse, quello che non molti conoscono è il messaggio che mio padre, che è anche il mio allenatore, mi manda prima di iniziare una competizione fin da quando ero piccolo. Questo inverno, durante le gare invernali, ho deciso di interrompere questa tradizione perché per un periodo non riuscivo ad ottenere i risultati sperati. Ho provato ad uscire dalla mia “comfort zone” per reagire in pedana.

3. Più ansia pre-gara o pre-esame?

Direi decisamente più ansia pre-esame, perché durante l’esame vieni giudicato da qualcuno, mentre la gara è più una sfida con me stesso: sono io a giudicare. 

4. Porterai qualche libro alle Olimpiadi?

Sì, ma non un libro universitario, perché dovrò essere concentratissimo sulle gare. Solitamente in queste situazioni mi porto sempre un libro che riguarda l’ambito formativo, in particolare mi piace leggere libri che riguardano il mental coaching perché mi danno la giusta carica. 

5. La mentalità sportiva ti aiuta nel percorso universitario? In che modo?

La mentalità sportiva mi aiuta in generale nel mio percorso di vita, perché sia per vivere che per praticare sport bisogna dedicarsi pienamente a ciò che si sta facendo, fare sacrifici per raggiungere gli obiettivi. Allo stesso tempo, lo sport insegna a rialzarsi dopo una delusione, cosa che cerco di fare anche all’università, ad esempio se un esame non va come deve andare, cerco di dare il massimo per ottenere un voto alto in quello successivo.  

6. Quando non sei impegnato con gare, allenamenti e studio quali sono i tuoi passatempi preferiti?

Mi piace tantissimo giocare a Basket, per me è una valvola di sfogo molto importante. Sfortunatamente, spesso, devo stare lontano dai campetti perché corro il rischio di infortunarmi, pur giocando con il massimo della prudenza. Un’altra passione è il Surf, infatti, tutti gli anni una volta terminata la stagione vado almeno una settimana nei posti di mare famosi per le onde. Non sono un grande surfista, ma mi diverto da morire.

7. Il tuo sogno nel cassetto?

Ovviamente è un sogno relativo alle Olimpiadi, per entrare più nello specifico è almeno una delle tre medaglie, anche se non specificherò quale…

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Gianmarco Tamberi racconta la sua preparazione alle Olimpiadi tra emozioni e sogni futuri
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