Luiss Open: il pensiero di Daniel Gros sulla TAV

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image-14 Mar 2019 - 4:10pm

Uno dei più grandi progetti infrastrutturali europei di questi tempi è il collegamento tra Torino e Lione per il trasporto merci tramite l'alta velocità ferroviaria che dovrebbe correre dentro lunghe gallerie. Tuttavia le discussioni su questo progetto, e più in generale la vulgata riguardo i progetti ferroviari, sembrano non tenere conto del fatto che i progressi nello sviluppo di batterie e intelligenza artificiale costituiscono una promettente rivoluzione nel settore dei trasporti.

La tecnologia sottostante le automobili e i camion è rimasta essenzialmente identica per molto tempo. Progressi di tipo incrementale hanno accresciuto la velocità e il comfort delle vetture, riducendo allo stesso tempo l'inquinamento prodotto. Anche il trasporto ferroviario è stato interessato da progressi simili, di tipo incrementale, specialmente per quel che riguarda la velocità dei treni. Mentre il rapporto tra queste due modalità di trasporto si è mantenuto piuttosto stabile. Il punto fondamentale è che il trasporto su gomma rimane più inquinante e generalmente più lento rispetto a quello su rotaia, mentre offre il vantaggio di una maggiore flessibilità e precisione nella scelta dei punti di partenza e di arrivo.

Tutto questo sta per cambiare sotto due aspetti rilevanti. Primo, i veicoli elettrici elimineranno l'inquinamento (a livello locale). In secondo luogo, le vetture a guida autonoma ridurranno il vantaggio – in termini di velocità – oggi associato ai treni. Entrambi questi aspetti hanno importanti implicazioni per l'analisi costi-benefici di grandi progetti ferroviari, come quello molto discusso che dovrebbe unire Torino e Lione, la famosa TAV. Tale progetto dovrebbe diventare operativo attorno al 2030. La maggior parte degli esperti è d'accordo sul fatto che per allora i veicoli elettrici saranno diventati di uso comune, e che le automobili a guida autonoma saranno una realtà piuttosto diffusa.

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<p><span>L'economista esorta l'Unione europea a mutare atteggiamento rispetto ai grandi progetti ferroviari</span></p>
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