LUISS Open: La visita del premier Conte in Russia

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image-25 Ott 2018 - 11:27am

Ieri, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è stato a Mosca per incontrare il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, e il Primo Ministro della Federazione Russa, Dimitri Medvedev. Al centro dei colloqui le relazioni politiche, economiche e culturali tra i due Paesi.

Cinque sono le principali considerazioni politiche sulla visita del presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte in Russia. Quella in corso, infatti, è molto più di una visita di circostanza e cordialità in un Paese con cui l'Italia ha da sempre mantenuto ottimi rapporti bilaterali.

  1. Principale obiettivo della visita è affermare la continuità della linea politica di dialogo con Mosca, tradizionalmente avuta dagli esecutivi italiani. La politica estera italiana del secondo dopoguerra da sempre ha cercato di mediare tra una posizione chiaramente atlantista senza-se-e-senza-ma e il tentativo di mantenere buoni rapporti bilaterali con il sistema sovietico prima e con la Russia poi. Il nuovo Governo a Roma si collocherà in questa tradizione di continuità, semmai con qualche presa di posizione politica più esplicita e più forte a favore di Mosca rispetto ai passati Governi – ma guardandosi bene dal prendere reali distanze dalla NATO. Tutti gli argomenti polemici contro Bruxelles partiti da Roma negli ultimi mesi hanno riguardato solo l'Unione europea. Ogni riferimento alla NATO è stato accuratamente evitato.
  2. Altro obiettivo è di riaffermare e rafforzare anche il messaggio politico di contrarietà alle sanzioni alla Russia, pure già lanciato dagli esecutivi passati. L'Italia non è nelle condizioni reali di potere imporre – almeno a questa Commissione Europea e a questo Consiglio Europeo – un reale cambio di rotta sulle sanzioni. Roma potrebbe però portare a casa un risultato concreto ed importante nel momento in cui Mosca decidesse unilateralmente – per premiare le posizioni politiche italiane critiche sulle sanzioni alla Russia – di ridurre l'impatto e la portata delle sue contro-sanzioni, ma solo nei confronti dell'Italia. Questo sarebbe un altro duro colpo alla politica estera della Ue ma seguirebbe un pattern già visto nel recente passato, quando Mosca premiò la posizione critica del Governo Renzi sul rinnovo delle sanzioni europee, ritagliando un ruolo italiano nel progetto Nord Stream 2.

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<p>Le riflessioni del Professor Igor Pellicciari sul futuro delle relazioni tra i due Paesi</p>
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