Trump incontrerà Putin in Finlandia, il 16 luglio. La notizia è positiva per l'Italia, che ha un interesse economico al ritiro delle sanzioni contro Putin, più volte richiesto da Matteo Salvini.
Tuttavia, questo obiettivo nazionale, che rappresenta una delle sfide più delicate per Enzo Moavero Milanesi, può essere raggiunto soltanto in una logica internazionale. L'Italia è infatti inserita in un sistema di alleanze.
Ne consegue che i suoi rapporti con la Russia dipendono, in larga misura, dai rapporti tra la Russia e l'Europa. E allora diremo subito che l'incontro tra Trump e Putin rasserena l'Italia, ma preoccupa gli alleati europei. Cerchiamo di comprendere il perché.
Trump incontrerà Putin subito dopo avere partecipato al summit della Nato, che si terrà l'11-12 luglio a Bruxelles. La preoccupazione è che Trump possa fare alcune concessioni a Putin, pericolose per la sicurezza della Germania e dei Paesi Nato dell'Europa dell'est.
Trump ha infatti un modo di impostare le relazioni internazionali che non tiene in grande considerazione le posizioni degli alleati europei. Men che meno i loro interessi, che tende a vedere in contrapposizione a quelli americani.
I Paesi della Nato, soprattutto quelli vicini ai confini con la Russia, temono che Putin possa avviare un'offensiva contro di loro, avendo ammassato una quantità di truppe impressionante alle loro porte, di cui abbiamo parlato più volte in questa rubrica.
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Quest'articolo è apparso precedentemente sulle pagine de "Il Messaggero". Riprodotto per gentile concessione.