L'ideologia che a tutt'oggi più si identifica con la nozione di sinistra è il socialismo, anche se questo concetto generale conosce a sua volta una galassia di specificazioni, alcune delle quali hanno finito per essere collocate decisamente a destra. L'esempio più tristemente noto è stato il nazionalsocialismo tedesco, a oggi la più estrema forma di destra conosciuta.
In quella visione politica il collettivismo socialista diventò lo strumento per l'estrema difesa ed esaltazione di una comunità nazionale definita secondo criteri razzisti e di esclusione, in netto contrasto con varie forme di internazionalismo, vere o presunte: da quello ebraico, ritenuto colpevole di agire con le sue attività capitalistiche contro gli interessi della comunità nazionale, a quello socialista, che caratterizzava ideologicamente la lotta operaia sin dai tempi di Karl Marx, secondo cui l’interesse dell'operaio non è quello della nazione in cui vive, perché in questa nazione vive anche il nemico da abbattere, il padrone capitalista. L'interesse della classe operaia è invece la solidarietà con tutti quelli che soffrono le stesse misere condizioni, al di là dei confini nazionali, i "proletari di tutto il mondo", appunto.
Il movimento operaio, fin dalle sue origini, ha tentato di darsi una forma organizzativa internazionale e di coordinare la linea politica di tutti i partiti affiliati tramite un organo centrale. Oggi è la Socialist International (SI, Internazionale Socialista), fondata nel 1951, ad avere questa funzione, anche se nel 2013 alcuni tra i più importanti partiti affiliati, come quelli inglesi, tedeschi e italiani, hanno de facto lasciato la SI e fondato in alternativa la Progressive Alliance (PA, Alleanza Progressista). Ma problemi di orientamento e di accordo su una linea comune per la causa del movimento operaio erano presenti anche nelle organizzazione che precedettero la SI, a cominciare dalla Prima Internazionale, l'International Workingmen's Association (IWA, Associazione Internazionale degli Operai) che nel 1872 si divise tra marxisti autoritari e anarchici libertari e si sciolse quattro anni dopo.
Più significativa fu l'esperienza della Seconda Internazionale che dal 1889 in poi raccolse le forze di ispirazione marxista e laburista. A differenza dei marxisti – dominanti nella nuova organizzazione – che puntavano sul rovesciamento dell'ordine politico per via rivoluzionaria o riformista, i laburisti (per lo più inglesi) o i "possibilisti" (in Francia) cercavano di ottenere risultati concreti per la causa degli operai a mezzo del sindacalismo, senza necessariamente entrare nel campo politico. Da lì, la tarda fondazione, nel 1906, di un partito politico unico laburista in Inghilterra, più come costola sinistra dei liberali che iniziativa dell'Internazionale.